MOTIVO: è un servizio pubblico, e come tale non proprietaria, ma usufruttuaria
PRECEDENTI: i re inglesi, molti principi tedeschi, Giuseppe II
n.b. fino a questo punto i rapporti tra clero e Rivoluzione non si erano guastati (molti parroci avevano migliorato la loro posizione economica grazie al sussidio statale stanziato per l'anno '90).
Da quel momento parte dell'opinione pubblica cattolica inizia a preoccuparsi.
PIO VI aveva già un giudizio molto negativo [DC, p. 491] e condannò in un concistoro segreto la dichiarazione dei diritti dell'uomo [ibi].
dibattuta nell'Assemblea Costituente da fine maggio a metà luglio 90 (secondo Furet, DC 492, senza alcuna profondità nè originalità)
1)NUOVE CIRCOSCRIZIONI ricalcate sugli 83 dipartimenti statali (abolendo le precedenti 130 diocesi)
2)il clero diventava "pubblico ufficiale ecclesiastico", stipendiato dallo Stato, alla cui Costituzione deve giurare fedeltà,
<< a cui veniva riconosciuto (art. 5 del titolo I) un primato puramente simbolico,
>> ma i cui brevi dovevano subire la censura del governo francese
Giudizio: grave intrusione del potere politico nella vita Chiesa.
< questa obiezione venne avanzata (dal vescovo di Aix, DC 492);
> ma si ribatté dal Treilhard
PIO VI condannò la Costituzione civile solo il 10 marzo 1791 ma il clero francese capì subito la gravità della situazione :